Page 11 - Nuovo Gulliver News Settembre 2017
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di strategie educativo-didattiche ef-
          ficaci, sia per coinvolgere nel lavoro
          didattico tutti gli alunni sia per im-  segnamento.  Un insegnante
          postare la gestione della classe. A   che ama il suo lavoro,
          questo riguardo, nei prossimi numeri   che è ben disposto nei
          della rubrica forniremo indicazioni e   confronti del rapporto
          suggerimenti operativi. È utile, inol-  con gli alunni, di certo                   avrà maggiori problemi
          tre, documentarsi sulle tipologie di   trarrà più elementi di                       a motivare e a coinvol-
          condizioni che gli alunni possono   soddisfazione dall’in-                          gere positivamente gli
          presentare, per gestirne i percorsi   segnamento, sapendo                          alunni! Non sempre ci
          evolutivi e anticiparne le possibili ri-  riconoscerne gli aspetti                 si rende conto del pro-
          sposte, in modo da effettuare corrette   di crescita e di arricchi-               prio tono umorale: anche
          attribuzioni causa-effetto ed evitare   mento  umano;  riuscirà                 in questo caso ci si può al-
                                                                            Andrey Popov © Fotolia
          di vivere come propri insuccessi le   inoltre a lavorare meglio an-           lenare, ricordando a sé stessi
          prevedibili difficoltà e, al contrario,   che con gli alunni “problematici”.  (magari con un’autoistruzione
          saper rilevare i progressi, anche pic-  La seconda dimensione è la resi-  verbale), prima di entrare in classe,
          coli, e riuscire a collegarli al proprio   lienza, la tolleranza dello stress; la   che occorre affrontare la giornata
          agire pedagogico. È importante che   professione di insegnante ha, come   con fiducia, che di certo ci sarà un
          le riflessioni, le decisioni, le scelte,   tutte le professioni di “aiuto”, costi   accadimento positivo che ci aspetta.
          siano condivise con i colleghi che   emotivi alti, a fronte di altrettanto alte   Vanno infine considerate le convin-
          intervengono nella classe: sentirsi   possibilità di appagamento umano   zioni personali degli insegnanti: la
          parte di un gruppo, trovare sinergie e   e professionale. Tanto più si riesce   rigidità, la tendenza a rimanere legati
          sintonie, anche solo con qualche col-  a rispondere alle difficoltà senza   alle consuetudini, a proporre copioni
          lega, aiuta a percepire l’importanza   abbattersi, a vedere ogni giorno so-  già messi in scena, fatalmente impat-
          del proprio agire e ad alleggerire il   prattutto gli aspetti positivi e persino   tano negativamente con la necessità
          peso delle difficoltà.              umoristici della vita di classe, a cre-  di adeguarsi ai bisogni educativi
                                              dere nelle proprie capacità di far   della classe. Viceversa, è necessario
           RIFLETTERE SULLE PROPRIE           fronte alle difficoltà, tanto più ci si   sperimentare modi nuovi di porsi
           CARATTERISTICHE PERSONALI          saprà porre in modo efficace nella   nei confronti dei singoli e di gestire
          Altri aspetti, riguardanti la dimen-  gestione della classe.            la classe, adeguare flessibilmente
          sione  personale  o  professionale   Questa capacità può essere eserci-  metodologie e stili di insegnamento
          del  docente,  possono  in  qual-   tata dando a sé stessi dei compiti   alle caratteristiche degli alunni. E
          che  misura  influire  sulle  capacità   precisi, ad esempio quello di os-  questo, naturalmente, richiede di
          operative di gestione della classe.   servare e annotare ogni giorno una   non avere paura di mettersi in gioco,
          Dato che l’insegnamento “mette in   risposta positiva di un alunno che   di modificare sia le consuetudini che
          scena”  la  personalità  di  ogni  sin-  ne testimoni un progresso, del quale   le convinzioni pregresse.
          golo docente, senza possibilità di   l’insegnante si può rallegrare.    Al famoso detto di Don Milani I Care
          mistificazione, risulta irrinunciabi-  La terza dimensione, che ha in-  (mi prendo cura) è importante affian-
          le per ogni insegnante interrogarsi   fluenza sulla gestione della classe,   care I trust you (credo in te) ovvero
          sulle  proprie  caratteristiche  come   è il tono dell’umore: se l’insegnante   il principio della fiducia sulle pos-
          persona e come professionista.      arriva in classe con un umore di tono   sibilità di crescita di ogni alunno,
          La prima dimensione, che può appa-  basso, con un atteggiamento un po’   a prescindere dalla sua personale
          rire scontata, è la motivazione all’in-  passivo e poco dinamico, senz’altro   condizione di partenza.


                                                                            NUOVO         NEWS  n. 188 settembre 2017  11
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