Page 14 - Nuovo Gulliver News Settembre 2017
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          linguistici                                                     di Maria Polita
                                                                          Responsabile dei laboratori di scrittura
                                                                          Università cattolica Brescia e Piacenza









                                                                                                   Oggi
                                                                                                 Vabbene se ci
        Parole unite o separate?                                                           Va bene!  vediamo alle 18?








             ome si dice? Come si scrive?   Questa tendenza verso l’univerba-    / perlomeno, tanto meno / tanto-
        C Questa rubrica è dedicata alla    zione trova nell’italiano e nella sua   meno.
        risoluzione di alcuni tra i più diffusi   origine storica un terreno fertile su   Altri, frequenti nel linguaggio gio-
        dubbi linguistici.                  cui attecchire: il raddoppiamento    vanile e nelle scritture meno con-
        In questo numero ci occupiamo       fonosintattico, che prevede “l’in-   trollate come massì, mannò, per-
        del fenomeno della univerbazione,   tensificazione della consonante      loppiù, vabbene…, sono invece
        ossia della “fusione – manifestata   iniziale del secondo termine di una   ancora rifiutati dalla norma e la
        anche dalla grafia – di due parole   sequenza quando il primo ha deter-  scrittura considerata corretta è: ma
        originariamente autonome ”.         minate caratteristiche fonetiche ”,   sì, ma no, per lo più o perlopiù,
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        I dubbi relativi alla segmentazione   fu un fenomeno che caratterizzò con   va bene.
        delle parole sono molti e assai     forza la nascita dell’italiano e nel   Queste infine alcune delle parole o
        frequenti, questo perché la lingua   tempo questo fenomeno si è man-     espressioni che, secondo le attuali
        evolve nella forma orale e la scrit-  tenuto vitale: ad esempio, eccome  convenzioni linguistiche, devono
        tura registra, con la maggiore ac-  (< e come), soprattutto (< sopra     essere scritte sempre separate: a
        curatezza possibile, cambiamenti    tutto), sopralluogo (< sopra luogo),   fianco, a meno che, a proposito,
        in atto da tempo: la grafia che ri-  cosiddetto (< così detto)…          al di sopra, al di sotto, all’incirca,
        produce alcuni segmenti linguistici   Il veloce evolvere della lingua    d’accordo, d’altronde, in quanto,
        non è dunque stabile, ma può mo-    nell’uso quotidiano fa dunque sì     l’altr’anno,  per  cui,  poc’anzi,
        dificarsi nel tempo.                che il quadro linguistico sia piut-  quant’altro, senz’altro, tra l’altro,
        Parole che oggi consideriamo uni-   tosto composito e variegato. Molti   tutt’altro, tutt’e due, tutt’uno.
        che senza porci alcuna domanda      sono i casi, dunque, che ancora      Come orientarsi con sicurezza, vi-
        (invece, piuttosto, dappertutto,    oggi rimangono oscillanti e per cui   sto che la pronuncia non ci aiuta a
        nonostante…) nel passato erano      si accettano diverse grafie, anche   distinguere se le due parole sono
        regolarmente scritte in parti distinte   se alcune sono usate più frequente-  distinte o unite?
        (in vece, più tosto, da per tutto, non   mente delle rispettive alternative:   L’unico criterio sicuro è la con-
        ostante): il significato non è cam-  per lo più / perlopiù, oltre modo /   sultazione di un buon dizionario
        biato, ma nell’uso questa sequenza   oltremodo, a capo / accapo, anzi    (ad esempio il DOP, Dizionario di
        fonica è diventata così frequente   tutto / anzitutto, dopotutto / dopo   Ortografia e Pronuncia, disponibile
        da essere considerata un’unità les-  tutto, mezz’ora / mezzora, oltre    anche online), pratica verso cui
        sicale.                             misura / oltremisura, per lo meno    orientare anche gli alunni, insieme
                                                                                 a buone capacità di ragionamento
        1.  Serianni L. (1989), Grammatica italiana. Italiano comune   2.  Sabatini F. – Coletti V., La lingua italiana. Come funziona,   e memorizzazione.
          e lingua letteraria, Torino, UTET, p. 750.  come si usa, come cambia, Firenze, Giunti pp. 32-33.


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