Page 4 - NGN Accoglienza a.s. 2021-2022 - Classe5
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5 ª Accoglienza
ristrutturata e offre servizi cende, illumina Davide con l’e- proprio mentre dal salotto sale
modernissimi; è spaziosa, con spressione cupa rivolta alla la voce di papà che annuncia
cantina e soffitta, senza essere scatola color panna, ormai a l’arrivo della pizza. Davide
esageratamente grande. Cam- terra sopra un mucchio di qua- sistema come può la confu-
biare casa è per loro una cosa derni e fogli ingialliti. Contra- sione che ha fatto e poi scende
normale. È vero che adorano le riato, Davide si china a racco- a cena, ma prima si ferma in
novità, amano girare il mondo gliere quel che riesce, senza camera sua e lascia il diario
e partire all’improvviso per cura e senza interesse. Mani fortunosamente trovato sul
luoghi lontani, ma spostarsi, e occhi finiscono per posarsi suo comodino.
andare, trasferirsi è un aspetto su un quaderno dalla coper- Lo riprende in mano quando
del loro lavoro: lui è documen- tina rigida e le pagine arruf- è già a letto e tra le prime pa-
tarista e lei è fotoreporter. Per fate. Davide lo apre… scopre gine trova una fotografia in
loro vivere in una nuova casa è che una calligrafia di bambino bianco e nero: un bambino ri-
sempre un’avventura, questa è copre ogni foglio e si incuriosi- tratto vicino alla Torre di Pisa
già la terza volta che lo fanno. sce. La calligrafia è fatta di let- e una data, 1952. Davide os-
Per Davide invece è un pro- tere eleganti: non un pasticcio, serva l’immagine con atten-
blema. Nuovo quartiere, nuova non una macchia... non sembra zione, ma se sotto la data non
scuola, compagne e compagni proprio scritta con una penna ci fosse stato scritto il nome
nuovi, nuovi maestri e lui è co- cancellabile. Sfoglia le pagine “Samuele” non avrebbe mai ri-
stretto a ricominciare tutto lentamente, molte cominciano conosciuto nel bambino, pan-
da capo! con una data, un luogo e tal- taloni al ginocchio, giacchina
«Davide? Sei perso nel mondo volta con la scritta “Caro dia- e camicia, il nonno Samu! Una
dei sogni?» lo apostrofa la rio”. pagina dopo l’altra si susse-
mamma. «Su, dacci una mano, «Un diario…» sussurra piano guono le date.
prendi quella scatola color
panna e portala in soffitta. E
fallo in fretta, papà ha già or-
dinato la pizza: questa sera
picnic in salotto!»
“Capirai!” pensa Davide, che
avrebbe preferito un piatto di
spaghetti nella cucina della
sua vecchia casa. Solleva la
scatola color panna e sale len-
tamente le scale diretto in sof-
fitta.
“Uff, è davvero pesante questa
scatola” pensa mentre una goc-
cia di sudore gli riga la fronte.
Giunto in soffitta, allunga una
mano per raggiungere l’inter-
ruttore e avere un po’ di luce
e si sbilancia in avanti. Così,
quando la lampadina si ac-
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