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Segnali di buona scuola
a cura di Laura Donà
Dirigente Tecnico MIUR-USR per il Veneto
L’INCLUSIONE come valore
e veicolo culturale
a scuola dell’infanzia costituisce il primo centro storico, nella zona in cui sono presenti flussi mi-
segmento di apertura al percorso formativo gratori anche temporanei e quindi con la doppia diffi-
Lper tutti i bambini e le bambine che fin dai 3 coltà di accogliere bambini di diverse identità culturali
anni di età possono godere dell’esperienza di frequenta- e di realizzare percorsi modulari per fornire esperienze
re questo grado di scuola. È acclarato che l’esperienza significative anche per coloro che transitano nell’arco
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nella scuola dell’infanzia costituisce un impor- temporale del “durante” dell’anno scolastico.
tante valore predittivo di successo scolastico per Il plesso Ecce Homo, ubicato nel centro storico della città,
qualsiasi Paese e che laddove questa condizione non si appartenente all’Istituto Comprensivo Vann’Antò , è una
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realizzi si hanno esiti complessivi leggermente inferiori scuola antica che nel lontano ‘900 veniva denominata
nelle competenze di base collegate alla lingua italiana e il “Palazzo delle Scuole”; oggi continua ad essere l’em-
alla matematica. blema, il simbolo del cambiamento storico che accoglie
Su queste considerazioni, il tema di incrementare la fre- il vecchio e il nuovo, accoglie i nipoti e i figli di chi oggi
quenza per almeno il 95% dei bambini è un benchmark è nonno o genitore, accoglie chi è arrivato o arriva da
UE di Europa 2020. In Italia siamo al 97% con diversi li- lontano.
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velli nelle regioni anche per la diversa articolazione delle Dal sito della scuola “l’appello del primo giorno di scuola
scuole: statali, paritarie, comunali e per la diversificata suona più o meno così: cognomi stranieri ed italiani che si
composizione della popolazione scolastica. alternano ormai da quasi 20 anni nel cuore della città, nel
Nel caso di presenza di famiglie provenienti da Paesi suo centro storico, nella scuola più antica e più multietnica
extra UE risulta più difficile avere garantita la frequenza di Ragusa, dove la percentuale di alunni stranieri supera
a questo grado di scuola, spesso per ragioni economiche in alcune sezioni il 40% e dove si riescono a contare anche
e talvolta di valore complessivo attribuito al periodo 10 nazionalità diverse in un’unica classe.”
dell’infanzia. Per alcuni gruppi etnici la frequenza a scuo- La scuola, fin da subito, intraprende i percorsi di inte-
la inizia dai 5-6 anni pertanto non viene colta la rilevanza grazione che vengono vissuti come processi aperti, di-
di questo percorso che può essere ritenuto non significa- namici, riguardanti chi accoglie e chi è accolto, realizzati
tivo in quanto anche non obbligatorio. in contesti diversi e declinati rispetto alle diversità dei
Ne consegue che le scuole si trovano nella situazione di soggetti.
attrezzarsi in primo luogo ad attrarre la presenza di questi L’iniziale convivenza di bambini italiani e stranieri ha fat-
bambini, se residenti o domiciliati, e alla successiva loro to sorgere la necessità di superare la relazione insegnan-
piena inclusione, oltre a richiamare l’importanza alla te/bambino/sezione per arrivare a valorizzare l’intera
frequenza anche con azioni di promozione dei percorsi scuola e le possibilità derivanti da progettualità comuni.
didattici offerti. L’esperienza educativa e didattica mostra la concre-
Su questo ambito si è selezionata l’esperienza di una tezza di “valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità
scuola dell’infanzia, collocata in Sicilia, a Ragusa, in
3 Si ringrazia il Dirigente Tecnico dell’USR Sicilia, Gianna Criscione, per la
1 OECD, Education at a Glance 2016, OECD Publishing, Paris segnalazione dell’esperienza a cui si rimanda mediante la consultazione del
2 Fonte MIUR dati 2015/2016 sito: www.istitutocomprensivovannanto.it
10 Progetto TRE-SEI Gulliver n. 166
Libro 1.indb 10 07/04/17 14:46