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EDITORIALE Direttore Editoriale
di Italo Fiorin
Una nuova fi nalità
Cittadini del domani
e insegnanti della scuola dell’infanzia lo sanno In ogni caso, si tratta di imparare a educare nel tempo
molto bene: non esiste “Il Bambino”, ma esistono dell’incertezza.
L bambine e bambini che, ciascuno in modo unico Pur nel mutato scenario, ci sono, però, dei punti fermi
e irripetibile, richiedono di essere aiutati a crescere. Le che fanno da riferimento all’azione educativa.
insegnanti non hanno a che fare con una categoria filo- Le Indicazioni nazionali, rivolgendosi agli insegnanti
sofica o pedagogica, ma con piccoli in carne e ossa, ed è della scuola dell’infanzia, ce li ricordano quando parlano
ciò che rende estremamente complicato il loro compito delle finalità della scuola dell’infanzia: “Essa si pone la
è dato dalla diversità che caratterizza la realtà di un’aula finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità ,
scolastica. dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadi-
Anzi, dovremo usare il plurale: “le diversità”. Oggi nanza.”
questo dato – la diversità – è più accentuato rispetto Le prime tre finalità non rappresentano una novità, dal
al passato, per una serie di ragioni. In molte sezioni, la momento che erano indicate anche negli Orientamenti
presenza di bambini di origini non italiane è rilevante, per la scuola dell’infanzia del 1991.
perché viviamo in una società multiculturale; l’acces- A differenza del passato, viene però aggiunta una finalità
so dei bambini alle conoscenze avviene in molteplici nuova, per certi aspetti sorprendente: la cittadinanza.
modi, per lo più al di fuori della scuola, perché viviamo Si tratta di una scelta particolarmente opportuna. Il suo
in un ambiente nel quale le fonti di informazione sono significato può essere così riassunto.
molto diffuse e l’ambiente di apprendimento è dilatato; Una persona può sviluppare la propria identità in termini
la composizione sociale presenta marcate differenzia- armonici, sentendosi realizzato e integrato socialmente,
zioni, perché la distribuzione delle risorse economiche essere autonomo e competente, cioè capace di “fare da
è molto disomogenea; i valori di riferimento non sono sé” e cavarsela di fronte ai vari problemi, conseguendo
uniformi, perché il pluralismo diffuso ha preso il posto il successo individuale. Ma è sufficiente? Certo è molto,
del quadro di riferimento valoriale molto uniforme di un ma è tutto quanto desideriamo per il futuro dei nostri
tempo… Lo scenario del lavoro educativo è in continua bambini?
evoluzione; le insegnanti più esperte non possono rifarsi Indicare la cittadinanza come finalità della scuola
troppo alla loro esperienza precedente, perché i disposi- dell’infanzia significa dare alle tre precedenti finalità
tivi che hanno utilizzato con efficacia sono scarsamente un senso ulteriore e più ricco, integrando nel compito
replicabili. educativo la promozione della responsabilità sociale.
Ma non dobbiamo far prevalere il rimpianto di ciò che Le Indicazioni ci dicono, in definitiva, che non basta
non potrà tornare, serve piuttosto una disposizione crea- preoccuparsi di formare una “testa ben fatta”, se non si
tiva, poiché ci sono nuove sfide da affrontare, ma anche fornisce alla persona intellettualmente formata anche un
nuove opportunità da cogliere. orizzonte di valori sociali, etici, civici.
Progetto TRE-SEI Gulliver n. 158
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