gnando. I bambini avranno così, in un primo momento, l’occasione di canticchiare le canzoni
che si vogliono insegnare loro e, successivamente, spesso anche per rispondere ad una loro spe-
cifica richiesta, si somministreranno loro i testi.
Molte di queste canzoncine si prestano bene ad una drammatizzazione. Non si vogliono fornire
qui indicazioni gestuali, per lasciar liberi i lettori di adattare questo materiale alle molteplici e
variegate esigenze che la situazione in cui operano ed il ruolo professionale che rivestono pre-
sentano loro.
È preferibile lavorare molto con le dita nelle canzoni di matematica sulle numerazioni e sulle
tabelline. Per quanto riguarda le prime, infatti, questa attività porterà i bambini ad associare
velocemente ciascun numero alla posizione della mano corrispondente, avendo l’accortezza di
mantenere una rigorosa coerenza rispetto alla scelta iniziale delle diverse posizioni. Ad esem-
pio, se si decide che al numero 1 va associata la posizione “apro il pollice destro”, oppure che
al 6 corrisponda “apro tutte le dita della mano destra e il pollice sinistro”, è preferibile, alme-
no per un certo periodo, tenere fisse queste posizioni. È, però, difficile dare qui un’indicazione
decisiva che valga per tutti i bambini: nel lavoro concreto, infatti, bisognerà tener conto della
presenza di mancini o di posizioni differenti con le quali i bambini mostrano già una certa dime-
stichezza. Anche all’interno di una stessa classe, dunque, non è necessario imporre una gestua-
lità in modo rigido: basta che i bambini assumano l’abitudine di usare le dita sempre nello stes-
so modo, il più funzionale a ciascuno di loro. Per le tabelline, invece, imparando la sequenza
dei risultati, ciascuno unito al numero di dita per il quale si è moltiplicato il numero base della
tabellina in questione, si otterrà un apprendimento più rapido, meno noioso, oltre ad una spic-
cata velocità nei conti. Ad esempio, per trovare il risultato di 2 per 4, sarà sufficiente aprire 4
dita; a questa posizione della mano, il bambino, non appena avrà preso un po’ di familiarità con
la canzoncina, assocerà quasi automaticamente il numero 8.
Per rendere più agevole la memorizzazione dei testi sono stati adottati accorgimenti mirati nella
composizione sia delle melodie, sia degli accompagnamenti. I concetti presenti nei testi sono
stati inseriti in storielle scherzose che possono fungere da base per schede o altre attività a di-
screzione dell’insegnante.
Sperando di aver fatto cosa gradita a chi cerca un modo interessante di affrontare le tematiche
dei primi anni di scuola e, naturalmente, ai bambini, che sono i destinatari di questo lavoro,
desidero ringraziare tutti coloro che apprezzeranno queste canzoncine didattiche e augurare a
tutti i lettori buon divertimento!
Simona Fassini Fazio
© Edizioni Didattiche Gulliver
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