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Il bambino nascosto
di Maria Chiara Palazzani Fiorin
Psicologa e Psicoterapeuta
Chattare o non CHATTARE :
questo è il dilemma!
interessarsi e partecipare alla vita dei figli, senza dover
LA SITUAZIONE rinunciare agli altri mille impegni.
La maestra Giulia lavora da anni in una scuo- Grazie ai gruppi online, ciascuno ha la possibilità di
la dell’infanzia. Nella sua lunga esperienza ha prendere parte alle decisioni di gruppo, proponendo
l’impressione che, dall’avvento delle tecnologie, iniziative e incoraggiando dibattiti.
il rapporto con i genitori sia diventato più compli- Le chat rappresentano un mezzo molto efficace per
cato. Il tempo per un rapporto più personale si è rinforzare lo spirito di gruppo ma anche semplicemente
ridotto, lasciando che la comunicazione virtuale per garantire una comunicazione capillare e democrati-
sostituisse il confronto vis-à-vis. Anche fra loro i ca raggiungendo anche i genitori più distanti o distratti.
genitori intrattengono relazioni sulle chat, appa- Proprio come nella vita reale, tuttavia, anche la piazza
rentemente per soddisfare il bisogno di comuni- virtuale è popolata da persone che sono più o meno
care, ma arrivando spesso a scambi conflittuali. inclini alla polemica, al pettegolezzo, alla critica, perché
è nella natura dei gruppi l’eterna lotta fra tendenze
aggregatrici, che promuovono l’armonia e la coesione
IL COMMENTO del gruppo, e altre spinte distruttrici che iniettano nel
L’era della grande diffusione di internet ci ha abituato a gruppo aggressività e rancore dirigendola all’interno,
vivere in un tempo perennemente presente, in cui ogni verso qualche sfortunato capro espiatorio, oppure all’e-
informazione deve essere condivisa immediatamente sterno verso un nemico identificato come causa di ogni
perché dopo pochi minuti è già invecchiata. Siamo problema.
nell’era della nowness, ovvero dell’accadere nel qui e Niente di nuovo, quindi, nel fatto che anche nelle chat
ora, perché per poter gestire l’immensa quantità di input dei genitori, si scivoli a volte sul piano del pettegolezzo,
che vengono trasmessi attraverso i social media, non è delle sterili discussioni oppure dell’esibizionismo narci-
possibile collocarsi al di fuori del presente, non si può sista. In fondo, non è molto diverso da quanto accade
perdere tempo, altrimenti si rischia di rimanere indietro. nelle conversazioni al di fuori del cancello della scuola;
La realtà è diventata troppo complessa così come la quello che cambia è che la traccia rimane e che il mezzo
nostra identità, per questo avremmo bisogno di avere il informatico genera a volte una sorta di desensibilizzazio-
dono dell’ubiquità per riuscire a prenderci cura di tutti ne che riduce l’empatia e provoca un effetto di disinibi-
i ruoli che impersoniamo. Essere al contempo genitori, zione rispetto alle proprie comunicazioni.
lavoratori, coniugi o amanti, figli presenti, sportivi per Impedire la formazione delle chat tra genitori non sem-
passione è molto difficile da gestire e spesso la tecno- bra essere una buona strategia perché finirebbe per pri-
logia ci viene in aiuto, consentendoci di essere presen- varli dell’effettiva utilità di questo servizio che per molti
ti, seppur a livello virtuale, su più contesti e situazioni è davvero l’unico modo per non essere esclusi dalla vita
contemporaneamente. della classe. Per evitare che se ne faccia un uso disfun-
Anche per questo le chat scolastiche hanno avuto gran- zionale può essere tuttavia utile organizzare un incontro
de successo fra i genitori, che hanno visto in questo con i genitori stessi, per condividere con loro qualche
mezzo la soluzione al grande problema del riuscire a “regola” per un buon utilizzo della chat.
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