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EDITORIALE                                                       di Maria Paola Pietropaolo






                                                                                         Direttore Editoriale







                La fatica di educare













                       on crescente evidenza, possiamo rilevare       gli amici… invece capita sempre più spesso di vedere
                       come i genitori – specie i più giovani con i   genitori e figli, di tutte le età, intorno allo stesso tavo-
                Cquali la scuola dell’infanzia si relaziona per       lo, ma ciascuno completamente assorbito dal proprio
                prima – siano spesso in difficoltà di fronte all’impegna-  cellulare o giochino elettronico; oppure gli adulti che
                tivo compito di educare i propri figli. Le problemati-  conversano e scherzano fra di loro e i bambini silen-
                cità sono di vario genere e la letteratura sul tema è   ziosi intenti a giocare da soli o a guardare un video
                molto ampia; ma alcune costanti si ritrovano piuttosto   sul tablet.
                di frequente. Innanzitutto la mancanza di tempo da    D’altro canto, molto spesso i genitori hanno paura di
                dedicare alla vita familiare, al dialogo con i bambini,   sbagliare e si astengono dall’intervenire, o adottano
                al gioco e a momenti di intimità importanti, come la   comportamenti contraddittori e mutevoli, finendo col
                lettura di un libro prima di dormire, il racconto di   trasmettere un senso di insicurezza e fragilità psicolo-
                storie, una passeggiata rilassante.                   gica che certo non aiuta; gli adulti dovrebbero invece
                I ritmi stressanti della vita sociale, scanditi dal lavoro e   comunicare sicurezza e, soprattutto, stabilire un con-
                da mille altri impegni, rosicchiano quasi tutta la gior-  fine tra quello che si può e quello che non si può e
                nata e, quando finalmente la sera si rientra a casa, si   non si deve fare. Oggi verifichiamo spesso, e i fatti di
                è troppo stanchi per dedicarsi ad altro che non sia il   cronaca lo confermano in modo a volte crudele, che
                divano per guardare un film in TV. Questa situazione   i ragazzi non hanno interiorizzato il senso del limite,
                viene spesso alimentata da un eccesso di aspettative   sentendosi dunque liberi di fare tutto.
                da parte dei genitori (su questo spesso le insegnanti   Questo è il risultato di una educazione che, per paura
                si confrontano con loro) che riversano sui propri figli   di essere coercitiva, non pone limiti e confini, anche
                le attese personali non risolte, i propri desideri, non   tra ciò che è lecito fare e ciò che invece produce sof-
                realizzando che i bambini sono persone diverse da sé,   ferenza e disagio negli altri; nel suo “I no che aiutano
                uniche nelle loro potenzialità che vanno accolte e col-  a crescere” (Feltrinelli), Asha Philips offre una serie di
                tivate. L’eccesso di aspettative porta all’esposizione,   suggerimenti pratici, di vita quotidiana, che aiutano i
                sovente eccessiva, dei bambini ad attività pomeridia-  genitori a gestire la propria ansia, a comunicare sicu-
                ne che finisce con l’alimentare lo stress, la lotta con   rezza e dare confini, di cui i bambini hanno bisogno
                il tempo, la complessità dell’organizzazione familiare.   per crescere sicuri e fiduciosi.
                Forse vale la pena di chiedersi se tutto questo gran   Tutto questo comporta certamente fatica, determina-
                correre porti a qualcosa di significativo e magari rive-  zione, condivisione degli stessi obiettivi e valori tra
                dere le priorità delle scelte sia personali sia inerenti   genitori; ma lo stesso impegno viene richiesto agli
                la vita dei piccoli. Anche i momenti della vita sociale   insegnanti della scuola dell’infanzia che, per prima,
                sono importanti per coltivare le relazioni familiari: le   accoglie i bambini al di fuori del nucleo familiare e
                uscite al ristorante, le gite fuori porta, le serate con   spesso raccoglie le ansie e le insicurezze dei genitori.


                          Progetto TRE-SEI Gulliver n. 169
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