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Grammatica
di Maria POLITA illustrata
Studiosa e formatrice di letteratura
per l’infanzia e grammatica italiana
Il comportamento dei nomi collettivi
ra le criticità grammaticali che si affrontano nella nome e verbo (singolare “c’è”, “c’era”, plurale “ci sono”,
Tscuola primaria ci sono i nomi collettivi e le connes- “c’erano”).
sioni con le espressioni “c’è/ci sono”. Un testo utile per Un’ulteriore richiesta potrà essere quella di sostituire
introdurre e sviluppare l’argomento è C’è una tribù di “c’è”, “c’era” con un altro verbo:
bambini, di Lane Smith (edizioni Rizzoli), un libro illu- «c’era un corteo di elefanti» «un corteo di elefanti
strato che parla di identità attraverso il viaggio di un bam- marciava»;
bino in un mondo naturale lussureggiante, alla ricerca del «c’era uno sciame di meduse» «uno sciame di
suo posto nel mondo. «C’era una tribù di bambini» recita il meduse nuotava».
testo a corredo di una immagine in cui un bimbetto vestito Successivamente si potrà chiedere ai bambini di inserire
di foglie si ritrova solo in compagnia di un pinguino. Le un aggettivo ispirandosi alle immagini, con due diverse
pagine seguenti ripetono il modulo linguistico con siste- modalità: prima collegandolo al nome collettivo e, in un
maticità, ma con una varietà lessicale molto interessante: secondo momento, al nome dei componenti del gruppo,
«C’era una colonia di pinguini», «C’era uno sciame di me- tenendo presente la sfumatura differente di significato.
duse», «C’era un banco di balene». Le immagini brulicanti «C’era un corteo rumoroso di elefanti.»
di animali comunicano un senso di molteplicità, espresso «C’era un corteo di elefanti rumorosi.»
linguisticamente dai sostantivi plurali (pinguini, meduse, A questo punto si possono invitare gli alunni ad allungare
balene…), e, al tempo stesso, il testo consente di guidare il viaggio del protagonista del libro e a comporre frasi con
gli alunni all’identificazione del sostantivo singolare che la presenza, ad esempio, di un nome collettivo e un ag-
di volta in volta è stato utilizzato per indicare il gruppo: gettivo, in modo da ottenere frasi del tipo: «c’è un gruppo
colonia, sciame, banco, drappello, corteo, truppa… Il rumoroso di cani» o «c’è una riunione di grilli canterini».
confronto tra il sostantivo collettivo e il verbo declinati al A completamento dell’attività, si potranno approfondire
singolare e il nome dei componenti del gruppo declinato con gli alunni le dinamiche lessicali che caratterizzano i
al plurale rende evidente il concetto di insieme, e la mol- passaggi del testo dove non è presente un nome propria-
titudine di sinonimi offre un’interessante gamma lessicale mente collettivo:
su cui lavorare. Si possono invitare gli alunni a riscrivere le «c’era una torre di rocce»;
frasi trasformando i nomi collettivi in nomi plurali: «c’era un groviglio di piante»;
«c’era una colonia di pinguini» «c’erano dei pin- «c’era una notte di sogni»;
guini»; «c’era un oceano di blu».
«c’era uno sciame di meduse» «c’erano delle Cosa differenzia questi sostantivi dai precedenti? L’uso
meduse»; poetico di alcune espressioni o, al contrario, il significato
«c’era un banco di balene» «c’erano delle ba- proprio di alcuni sostantivi che sono singolari ma riman-
lene». dano ugualmente a un contenuto molteplice, insegnerà
Si può anche cambiare il tempo del verbo: ai bambini ad approcciarsi alle singole parole non solo
«c’è una colonia di pinguini», «ci sono dei pinguini». in modo formale, ma considerando in modo profondo
Si potrà poi evidenziare la concordanza nel numero tra anche il loro significato.
NUOVO NEWS n. 208 novembre 2019 15