Page 6 - DEMO Storie di legno e foglie
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            via succeduti, e anche prima, quando il faggio era un
            giovane albero in crescita in un boschetto che si spec-

            chiava nell’acqua calma del lago                 .
            Gli esseri umani lo avevano sempre incuriosito.

            Anche ora amava scambiare qualche considerazione
            sugli umani con un altro grande abitante del giardino:

            il castano.
            – Si            troppo – diceva il faggio – si muovono

            spesso e lo fanno in fretta e furia. È per quello che non
            crescono alti come noi. Sprecano un sacco di energie

            nel movimento...
            Il castano scuoteva i            in tutte le direzioni; era

            insofferente alle parole degli umani e alle loro di-
            scussioni: – Ma li senti i discorsi che stanno facen-

            do? – diceva rivolto al faggio – Sono preoccupati per-
            ché non sanno se scegliere la crociera                verso

            i Caraibi o verso i Paesi del nord... non dormono per
            questo pensiero... con tutti i problemi che ci sono al

            mondo, questi qui non hanno altro di cui discorrere...
            – Beh, – rispondeva il faggio – io sono sconcertato

            dai capricci che fanno i loro bambini. Vogliono solo
            giochi elettronici, non guardano il paesaggio che sta

            intorno a loro e trattano il mio povero                 ma-
            lissimo.  Quando  li  vedo  armeggiare  con  taglierini
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