Page 7 - DEMO Rivista Tre-Sei - Febbraio 2022
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Parole troppo grandi / 6

                                                                            di Italo FIORIN
                                                                                  Pedagogista







                                                   FUTURI












             ecentemente l’Unesco ha pubblicato un Rapporto    della nostra attuale congiuntura storica.”
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          Rdal titolo “Reimmaginare i nostri futuri insieme” , de-  Si può fare qualcosa per contrastare un’inerzia che sem-
          dicato a delineare gli scenari probabili di fronte ai quali   bra dirigere il corso delle cose verso le conseguenze di-
          la comunità si verrà a trovare nei                                       sastrose che sono state così ampia-
          prossimi decenni (il termine di ri-                                      mente prefigurate?
          ferimento simbolico è il 2050).                                          Il Rapporto chiama in campo l’e-
          Colpisce innanzitutto il plurale uti-                                    ducazione. Solo l’educazione
          lizzato. Futuri, e non futuro, come                                      può far cambiare rotta a un de-
          solitamente siamo abituati a dire.                                       stino già scritto, e inventare un fu-
          Il plurale è importante perché al-                                       turo diverso. Un’educazione che
          lude al fatto che il futuro non è                                        però deve essere re-immaginata,
          qualcosa di già scritto, un luogo                                        se vuole essere in grado di re-im-
          verso il quale stiamo andando, ma                                        maginare il futuro. Sulla stessa li-
          sta davanti a noi come un fascio                                © Freepik.com  nea, Papa Francesco ripete spesso:
          di possibilità, drammatiche o desiderabili, ma assoluta-  “Non si può cambiare il mondo se non si cambia l’edu-
          mente non scritte.                                   cazione”.
          La convinzione del Rapporto è che siamo di fronte a un   Il Rapporto chiama direttamente in causa le università e
          punto di svolta, e quindi si tratta di decidere quale strada   le istituzioni di istruzione superiore, chiedendo un pro-
          conviene intraprendere.                              fondo rinnovamento dei programmi e dei metodi di in-
          Il presente ci segnala un’ambivalenza che sta drammati-  segnamento.
          camente scivolando verso una strada senza uscita: i rapidi   Ma anche i sistemi scolastici vengono sollecitati a riscri-
          cambiamenti che il progresso scientifico, tecnico, tecno-  vere un nuovo patto educativo, a cominciare dai primi
          logico apporta, e che consentirebbe un futuro migliore   anni del percorso di scolarizzazione, scuola dell’infan-
          per tutti, stanno, al contrario, accentuando il divario, già   zia compresa.
          molto profondo, tra pochi fortunati e molti ai quali un do-  Sarebbe un errore non cogliere l’importanza degli inizi.
          mani migliore sembra essere precluso. Le innovazioni, che   Non c’è un periodo della vita nel quale il futuro prenda
          pure potrebbero aprire a un futuro straordinario, sembrano   forma attraverso le azioni di cura (o di incuria) quanto nei
          piuttosto andare nella direzione contraria all’equità, all’in-  primi anni di vita. Il futuro si scrive nel presente, si costru-
          clusione, alla partecipazione democratica. “La crescente   isce nell’“ora e qui” nel quale stiamo vivendo.
          disuguaglianza sociale ed economica, il cambiamento   Per chi educa vale quanto scrive il poeta T. Eliot: “Non pen-
          climatico, la perdita di biodiversità, l’uso delle risorse che   sate al raccolto, ma solo alla semina giusta” . E quale se-
                                                                                                    2
          supera i confini del pianeta, il regresso democratico e l’au-  mina si richiede? E come seminare durante gli anni così in-
          tomazione tecnologica dirompente sono i segni distintivi   trisi di futuro come quelli della prima scuola dei bambini?
                                                               Riprenderemo queste domande nel prossimo articolo.

          1.  Unesco (2021),  Reimagining our Futures Together: a New Social
            Contract for Education, Parigi.                    2.  Eliot T.S. (1994), Cori da “La Rocca”, BUR Rizzoli, Milano.


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