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Le parole dell’educazione










                                                                                     di Italo FIORIN
                                                                                          Pedagogista








                                               Facilitare










          n campo educativo didattico facilitare è una parola   da lui elaborato, di “zona di sviluppo prossimale”. Secondo
        Iche viene usata molto spesso. Con questo termine, che   il grande psicologo russo, l’educatore dovrebbe proporre
        letteralmente significa “rendere” facile, ci si riferisce a   al bambino problemi di livello superiore alle sue attuali
        quelle azioni che l’insegnante mette in atto mosso dalla   competenze, ma pur sempre alla sua portata, così che
        giusta preoccupazione di favorire il superamento degli   possa rispondere adeguatamente, anche grazie alla colla-
        ostacoli che si frappongono all’apprendimento degli    borazione con gli adulti e, soprattutto, con i pari.
        alunni.                                                Come applicare questo criterio nella realtà dell’aula,
        Ma come avviene concretamente la facilitazione? So-    quando sappiamo che gli insegnanti si trovano di fronte a
        prattutto quando i docenti si trovano di fronte alunni che   classi caratterizzate da una grande eterogeneità? Esiste un
        presentano difficoltà di apprendimento possono pensare   punto di discrepanza ottimale per tutti gli alunni? Fino
        di ricorrere alla semplificazione del compito da proporre.   a che punto si può semplificare un compito di apprendi-
        Si tratta di una ragionevole forma di individualizzazione,   mento proposto all’intera classe?
        che consiste nel definire gli obiettivi a misura del singolo,   Proviamo a rispondere partendo da una metafora di tipo
        piuttosto che fissare standard uguali per tutti. Bisogna però   sportivo. Gli obiettivi di apprendimento sono come l’asti-
        guardarsi dal rischio di eccessive semplificazioni che   cella da superare in una gara di salto in alto. Se la fissiamo
        comportino la rimozione di ogni ostacolo, al punto da   a un livello molto basso, qualcuno in ogni caso non ce la
        eliminare ogni, anche piccola, difficoltà. In questo modo   farà, qualcun altro fallirà non per la difficoltà del salto,
        la semplificazione finirebbe per scadere in una modalità   ma per la sua eccessiva facilità, che non stimola la giusta
        di tipo assistenziale, che esonera l’alunno dalla fatica di   concentrazione. Se invece fissiamo l’asticella troppo in
        mettersi alla prova e di impegnarsi per riuscire. Con com-  alto, la selezione sarà fortissima. Per risolvere il problema
        piti opportunamente facilitati, invece, il bambino aumenta   occorre pensare a nuove regole del gioco. Immaginiamo
        l’autostima, la fiducia e la motivazione, provando la sod-  di disporre l’asticella degli obiettivi non orizzontalmente,
        disfazione della riuscita e sperimentandosi come compe-  ma obliquamente. Ogni alunno avrebbe in questo caso la
        tente. Facilitare non va dunque inteso nel senso di rendere   possibilità di misurarsi con il proprio livello di difficoltà,
        straordinariamente facile il compito di apprendimento, ma   impegnativo ma superabile, e quindi di competere per
        nel renderlo significativo, collocando il punto di difficoltà   stabilire il proprio record personale.
        a un livello sfidante ma al contempo sostenibile.      Perché sia possibile garantire un apprendimento su misura
        Individualizzare, in questa prospettiva, significa tener   è però necessario che l’insegnante rifletta sulle modalità
        presente la discrepanza ottimale tra il “già” e il “non   didattiche da utilizzare e operi scelte accurate. Non tutti i
        ancora” e rendere le proposte didattiche prossime agli   metodi sono efficaci, non ogni ambiente di apprendimento
        alunni. È quanto ci insegna L. S. Vygotskij con il concetto,   lo è. Sarà questo l’argomento del prossimo articolo.


           4          NUOVO         NEWS n. 229 febbraio 2022
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