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          INTRODUZIONE
        
        
          LA VALUTAZIONE SCOLASTICA
        
        
          Il concetto di valutazione scolastica è venuto assumendo, almeno negli ulti-
        
        
          mi dieci anni, un’estensione semantica ben più ampia che in passato, avendo
        
        
          ricompreso dimensioni ed oggetti del tutto nuovi. Di pari passo con l’irruzione
        
        
          della categoria della qualità come parametro di riferimento, dapprima nei ser-
        
        
          vizi sociali e poi anche nell’universo scolastico, negli ultimi anni molto si è teo-
        
        
          rizzato e discusso intorno alla valutazione di sistema, alla strutturazione del ser-
        
        
          vizio nazionale di valutazione, all’autoanalisi di istituto, alle pratiche di auto-
        
        
          valutazione. In questa direzione sono state realizzate, a livello nazionale, azio-
        
        
          ni di monitoraggio relative alla sperimentazione dell’autonomia, alla prima ste-
        
        
          sura dei Piani dell’Offerta Formativa.
        
        
          Sono così emersi ambiti di valutazione inediti, connessi anche alle elabora-
        
        
          zioni teoriche sviluppatesi intorno alla categoria della complessità, allo svilup-
        
        
          po delle teorie dell’organizzazione applicate al sistema scolastico. Al contem-
        
        
          po, la riflessione sulla valutazione degli alunni ha segnato il passo, se non a
        
        
          livello di elaborazione teorica, certamente nella coscienza professionale dei
        
        
          docenti, assorbita da altre emergenze: l’autonomia delle istituzioni scolastiche
        
        
          e, più di recente, la riforma dei cicli scolastici.
        
        
          Ma è proprio con la riforma che il tema della valutazione degli alunni si
        
        
          ripropone in maniera incalzante grazie ai cambiamenti introdotti, il più rilevan-
        
        
          te dei quali è senza dubbio l’introduzione del “portfolio delle competenze indi-
        
        
          viduali dell’alunno”.
        
        
          Il tema è apparso da subito come uno dei punti più innovativi ed interessan-
        
        
          ti dell’intero impianto riformistico e forse quello sul quale -più che le polemi-
        
        
          che- si sono avviati i contributi di riflessione, anche se non mancano riserve
        
        
          sulle modalità di realizzazione.
        
        
          Dal punto di vista degli insegnanti si tratta di uno strumento nuovo, da capi-
        
        
          re ed impostare concretamente, avendo ben chiare le coordinate concettuali
        
        
          prima ancora che operative e procedurali.
        
        
          Il presente lavoro tenta di rispondere a questa duplice esigenza. Dapprima
        
        
          uno sguardo in profondità, per contestualizzare il nuovo strumento di valutazio-
        
        
          ne, indagare la sua genesi e chiarire gli obiettivi che persegue; successivamen-